COLLEZIONE DI MOBILI ISPIRATI AL GRANDE MAESTRO RINASCIMENTALE VALTIBERINO PIERO DELLA FRANCESCA

Nascere ad Anghiari paese posto nella parte collinare della valtiberina toscana, ultimo avamposto della regione toscana, conosciuto in tutto il mondo per la famosa Battaglia dipinta da Leonardo e distante pochi chilometri da Caprese Michelangelo che dato i natali all'omonimo genio rinascimentale e alla vicina Borgo Sansepolcro che tra i suoi illustri artisti annovera Piero della Francesca ti può sconvolgere la vita.

Sembra di vivere in un triangolo di terra di ispirazione divina.

Pensare che da questa valle ci siano nati o passati personaggi come Leonardo ti fa pensare e riflettere se in questa terra c'è qualcosa di geniale in simbiosi con la natura che da i suoi frutti dalla terra. Abituato a pensare in maniera razionale e che tutte le cose, specialmente le opere d'arte, non vengono per caso, ho provato a costruire un mobile che rispecchi le filosofie del pensiero rinascimentale, che si basa su criteri matematici e di proporzione che studiarono a suo tempo il matematico Luca Pacioli e Piero della Francesca il quale sommo artista, come si dice da questa parti disegnava le sue vedute e le sue immagini con il metro. Non è un discorso poi così riduttivo basta a pensare alla Madonna del parto a Monterchi che è costruita su un dodecaedro, solido geometrico che è formato da pentagoni regolari. Forse Piero si ispirava a questa figura il pentagono, perché richiamava i pensieri pitagorici? Io credo di si, ma non sono uno storico dell'arte. O forse è stato costruito questo dipinto su questa questa figura geometrica perché riporta nei suoi lati la sezione aurea. Oppure le intenzioni erano da parte di Piero di usare il pentagono che come proporzione e sviluppo geometrico si possono ricavare triangoli e rettangoli aurei che sono stati rielaborati in seguenza matematica dal Fibonacci? Sicuramente l'artista matematico del Borgo voleva applicando nei suoi quadri matematici "fatti con il metro" di convalidare il pensiero rinascimentale che tutto l'universo è regolato dalla matematica e da proporzioni che si ritrovano comunemente nell'uomo, nelle piante insomma nella natura delle cose? Si potrebbe durare delle ore a parlare di queste cose, fiumi e fiumi di inchiostro sono stati scritti, ed è una storia che si tramanda dagli Egiziani, Greci e valori riscoperti dagli artisti rinascimentali.

Descrizione del mobile e delle tarsie :

Proporzioni
dimensioni:cm. 102 lunghezza
cm. 63 profondità
cm. 75,5 altezza

Il mobile, partendo dal quadrato del fianco, ricompone sia nel fronte e nel piano la sezione aurea.
Questa proporzione è stata usata in tutti gli elementi che compongono il cassettone dalle gambe al disegno prospettico della tarsia che è rappresentato nel fronte del mobile. I palazzi intarsiati sono costruiti rispettando questa proporzione, come le aperture dei loggiati sono derivati dal rettangolo aureo, come il tetto dei dei palazzi che sono costruiti con il triangolo aureo. Nel piano del mobile, è raffigurata la stella pitagorica che deriva per costruzione dal pentagono che è la figura geometrica da dove derivano le varie sezioni auree dal rettangolo al triangolo, e come noto ogni segmento dei lati di questa figura è in rapporto, matematico; aureo con i lati che compongono questa figura geometrica.

I legni impiegati per l'ossatura del mobile e per le tarsie, sono tutte essenze autoctone, per rispettare e caratterizzare il luogo di origine del manufatto, la toscana. La verniciatura è a base di resine naturali, gomma lacca decorata diluita in alcool denaturato. Per l'incollatura dell'ossatura e della tarsie è stata adoperata colla forte animale.
È da sottolineare che si è voluto usare questi tipi di prodotti naturali per rendere il cassettone più biocompatibile e rispettoso dell'ambiente domestico.

 

Legni impiegati:
acero, noce, ciliegio, bosso, pero, quercia annegata, olmo, cipresso, mandorlo e castagno

Mastro Santi Del Sere 2007



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