FUSERUOLE, MACCHERONI E FILETTI.
Mi sono sempre domandato da dove deriva l'origine del termine maccherone
.
Il soprannome di questa decorazione, l'ho sempre sentito pronunciare da
mio zio Gnaso, tipico artigiano di vecchio stampo che sicuramente ha assegnato
il nome a questa ornamentazione riferendosi alla forma somigliante a una
tagliatella che, dalle nostre parti, è chiamata comunemente maccherone.
L'espressione di questo aggettivo è sicuramente calzante per alcuni
tipi di decorazione che si potrebbero identificare nei nastrini composti,
ma sicuramente inadatta per le decorazioni tridimensionali tipiche del
periodo rinascimentale. Quindi è bene fare una precisazione.
La zona di Anghiari è collocata a poca distanza tra tre confini
di regione Romagna, Marche, Umbria e questo a portato a cambiare in certi
casi il significato di certe parole come appunto per i maccheroni, che
come noto nella Emilia Romagna non sono tagliatelle ma pasta tipo rigatoni
ed hanno proprio come motivo ornamentale la forma a spirale che richiama
le decorazioni intarsiate.
Il termine corretto è senza dubbio di fuseruole, anche perché
dopo una accurata ricerca ho riscontrato analogie e un filo logico legato
a questo termine con il tipo di pasta presa in questione.
Il nome di fuseruola deriva da un tipo di arbusto biancastro che comunemente
si chiama fusaggine. Il nome scientifico di questo arbusto è di
evonimo e si trova comunemente nelle nostre campagne.
Questo legno è stato usato oltre per motivi intarsiati anche per
costruire i fusi per filare la lana o per ottenere i carboncini per disegnare,
da qui il nome volgare di fusaggine che ha generato il nome di fuseruola
che ha dato il nome ai motivi geometrici che usavano questo tipo di essenza.

Nella foto le varie fasi per la costruzione di una tipologia di nastrino.
Le fuseruole, sono decorazioni che formano una composizione geometrica
tridimenzionale, dando l'effetto di girali o nastri che si avvolgono su
se stessi o altre diavolerie prospettiche che riquadravano pannelli intarsiati
su mobili o stalli di cori.
Queste decorazioni si possono distinguere in due gruppi:
quelli composti all'interno con varie composizioni di venatura, che tecnicamente
sono identificati con il nome di nastrini composti, li chiamerò
per convenienza maccheroni, e si differenziano come nel caso
delle fuseruole formando dei motivi tridimezionali.
Il sistema di costruzione in ambedue i casi consiste nel formare un insieme
di legni, il toppo o blocco. Questo nella parte esterna può
essere costituito da due o più listre che, incollate tra loro,
costringono all'interno essenze di legni diversi o decorazioni geometriche
con le quali si ottengono vari tipi di composizioni. Potremo giocare con
la venatura delle essenze, che saranno collocate, verticalmente, orizzontalmente,
oppure sistemandole a diverse angolature di 30, 45 gradi ecc. Per una
composizione geometrica potremo sbizzarrirci inventando o riprendendo
motivi ricorrenti nelle decorazioni intarsiate del passato.
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