GIAN CARLO  MONTUSCHI

 
Giancarlo Montushi nasce a Faenza il 9-8-1952. Docente di Discipline Pittoriche all’Istituto Statale d’Arte di Sansepolcro  Vive e lavora a Sansepolcro nel suo “atelier” situato nella piccola frazione di Gricignano.Nel 1976 allestisce la sua prima personale. Fino ad oggi ha esposto in numerose città italiane e estere.
 

Da una lettera da Ostia 

Cari Montuschi, ora che sfoglio la pubblicazione “Percorsi 1976-1996” di Giancarlo a cura di Roberto Maria Siena, dopo avervi incontrato a Bologna di persona e aver visto un campionario di maghi, sento maggiore fiducia nella possibilità che si accresca la tribù senza il limite della ripetitività.......Maghi che come simboli, prototipi, figure portatrici di amuleti o, se si preferisce, soldati dell’anti tristezza, protagonisti di una commedia ancora da recitare o mai più recitata, etc. Più se ne vedono e più se ne vorrebbe vedere..
L’antisoprammobile non è dato soltanto dalla statura ma dalla sua via assembl,eare, dal fatto che i maghi, a differenza dei dannati, alla vita del grande scultore di Stampa ti invitano con loro.
Coi cappelli a pois di ceramica raku o, se si vuole, essendosi allungato del doppio il cono gelato capovolto sulla testa, le giacche-braccia come ali nere lungo i fianchi non cessano di suonare, tirando fuori dai corpi sugli  attenti parodie di strumenti, doppi flauti bastoni, chitarre fossili.
Una musica recitata col silenzio, rituale: se la dose di gioco non basta, l’artista è pronto ad aggiungere pois anche ai calzoni dei musicanti.
 

Ciao tribù 
Marcello Venturoli.
 



 
“Maghi” ceramica Raku h. cm.70