Luciano Zanoni nasce a Caldés il 20 maggio 1943.
Fin dall'adolescenza esercita la professione di fabbro. La lunga pratica
nella lavorazione del ferro e il rapporto sentito con il mondo naturale
lo portano a cimentarsi con la scultura. Lo stimola e lo incoraggia
su questa via l'amico pittore Paolo Vallorz. Nel dicembre del 1979 Zanoni
espone con notevole successo alla Compagnia del disegno di Milano con
presentazione di Giovanni Testori.
Ulteriori conferme, accompagnate da un vivo interesse del pubblico,
gli provengono dalle mostre successive. Nel 1982, in seguito a nuove
esposizioni in Italia e Francia, si accende attorno alla sua arte un
interessante dibattito, nel quale intervengono scrittori e critici noti,
come Giovanni Testori, Jean Clair, Raffaele De Grada, Gian Alberto Dell'Acqua,
Danilo Eccher, Domenico Montalto e Giorgio Soavi.
Ha esposto più volte a Parigi a partire dal 1987, a Innnsbruck
nel 1989 e in Italia in significative Gallerie d'Arte.
Zanoni vive e lavora a Caldés.
L'arte è morta? Sia. Ma Luciano Zanoni,
fabbro a Caldés, lui è ben vivo. Queste mele queste pere,
forgiate con il sudore del tutto il suo essere, ci trasmettono il loro
peso, il loro sapore, il loro profumo, impregnante come sono di quella
gente e di quella terra che lo fecero crescere e nelle quali sono ben
ancorate le sue radici.
Questi valori che fan parte delle nostre fondazioni rappresentano oggi
più che mai il nostro vero capitale. L'arte non è morta.
Paolo Vallorz
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