MASTRO SANTI E LA BATTAGLIA
DI ANGHIARI
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Mobile
della battaglia. Un giorno l'assessore Matteagi mi ordinò un mobile intarsiato per il suo museo della battaglia, ben contento di eseguire l'opera mi apprestai a progettare dei bozzetti di mobili per l'importante centro di documentazione. Chiaramente la parte più significativa dell'iconografia del mobile doveva essere la disputa dello stendardo. Francamente io disegnai un mobile abbastanza rivoluzionario, infatti erano una serie di cubi che giravano e che avevano in ogni faccia un frammento intarsiato della gloriosa battaglia. Il mobile era di difficile interpretazione e difficile da digerire per il giovane assessore, quindi mi fece fare un mobile abbastanza scontato non come avevo nell'idea di creare un manufatto abbastanza innovativo. L'idea l'avevo ripresa da una serie di mobili che avevo fatto per il Fedeli notissimo restauratore di Firenze che aveva costruito insieme a Sottsass, santone del design internazionale, una collezione di manufatti che dovevano riaprire e riproporre la moda del mobile intarsiato che ebbe il suo momento di massima gloria nel Rinascimento. Non mi persi di animo e costruì un mobile girevole sulla falsa riga del progetto per il mobile della battaglia bocciato, dove nelle facce dei cubi erano intarsiate la battaglia di Anghiari e uno scorcio del mio dolce paesello, ripreso da un disegno del Giorni, mio insegnante di disegno quando frequentavo la scuola d'arte. Ai posteri l'ardua sentenza! |
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il mobile intarsiato del centro documentazione della battaglia di Anghiari nel Palazzo del Marzocco, foto sopra. a fianco il progetto forse troppo" innovativo" a me piaceva parecchio!! |
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firmato Mastro Santi d'Anghiari
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