CONSIDERAZIONI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE PRIMA DELL'INTERVENTO
DI RESTAURO DELL'ALTARE MAGGIORE
L'altare, come era stato già riscontrato dalla scheda della Soprintendenza di Arezzo, presentava uno stato di conservazione mediocre, con modanature e la struttura portante deteriorate dall'umido. Il complesso si presentava ricoperto da vernice a tempera di colore grigio, e nei riquadri superiori dell'alzata dell'altare erano stati decorati con dei motivi che richiamano da lontano il finto marmo. Si denota nella parte centrale la collocazione di un ciborio in pietra che ha sostituito quello in legno originale che era , da descrizione del parroco, completamente distrutto, quindi è stato sostituito con un ciborio di pietra avente delle dimensioni più piccole. |
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NELLE FOTO, A LATO LO STATO DI CONSERVAZIONE DELL'ALTARE PRIMA DELL'INTERVENTO DI RESTAURO Nella foto sopra, è documentata la fase
di pulitura dei riquadri e degli specchi dell'alzata dell'altare,
dove sono stati rivelati i colori originali del XVI secolo a calce del
manufatto.
Con questi dati si è potuto riprendere le
cromie autentiche che sono state successivamente adottate per l'intervento
di coloritura finale dell’altare.
Si possono notare nella foto:
La colorazione giallo dorata della cornice
che sovrasta l'altare.
Il bianco avorio per i riquadri,
Un verde molto tenue come sfondo degli specchi
interni, che esaltano il finto marmo su sfondo giallo dorato con striature
di colore rosso sfumato di arancione.
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