ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE

Sono state rilevate senza ombra di dubbio incongruenze costruttive inerenti ad un ridimensionamento del mobile avvenuto presubimilmente nell'ottocento, forse per una diversa ubicazione del manufatto e inoltre a interventi di manutenzione alquanto arbitraria.
Queste considerazioni sono scaturite da molti elementi: la toppa della chiave del cassetto centrale era posta non al centro, le cartellature laterali non coeve all'epoca di costruzione del mobile e di legno diverso(olmo)mentre il mobile e costruito in legno di noce. La ciabatta in legno di quercia; il piano che ha un inserimento di una tavola di pioppo, le gallerie provocate dal tarlo in evidenza sui bordi modanati a becco di civetta del piano, tipiche di un taglio posteriore, facevano capire chiaramente interventi di ridimensionamento e di restauri alquanto discutibili in periodi diversi.
Inoltre gli sportelli centrali hanno la decorazione intarsiata a maccherone che non è compatibile con gli sportelli laterali e non ammissibile come concetto di decorazione settecentesca.
A riscontro di tali analisi abbiamo rivelato il maccherone, integro, che era racchiuso sotto le cartellature degli sportelli centrali che ci ha dato la prova certa del ridimensionamento del manufatto.

Lo stato di conservazione dell'essenza legnosa era compromessa per alcune parti in maniera definitiva, dovuta agli attacchi di insetti xilofagi che avevano completamente polverizzato parti intere di cartellature. Sono stati riscontrate caverne sotto pelle diffuse in varie parti del mobile che solamente al tatto si potevano constatare. Si sono riscontrate aggiunte di altra essenza legnosa nei fianchi riportate in maniera grezza senza una adeguata rifinitura. Per quanto riguarda la stabilità del manufatto si presentava inclinato dovuto all'usura delle ciabatte nelle parti posteriori. Il piano divelto nella parte sinistra.
Guide dei cassetti, cerniere degli sportelli e ripiani interni da ricommettere e ridare la funzione che era compromessa dall'usura.