I vari tipi di stucco

La stuccatura serve per nascondere le imperfezioni causate dall'operatore durante l'incasso o la connessione delle varie tessere che compongono una tarsia. Meno stuccature ci sono, più il nostro lavoro sarà pregiato.
Di stucchi ce ne sono di vario tipo: da quello comune da rasatura che si compera in mesticheria già pronto per l'uso, agli stucchi che si preparano in bottega mescolando colle e gesso da doratori.
I prodotti pronti all’uso si trovano già colorati con pigmenti prestabiliti, o neutri, formati dal solo composto bianco; questi possono essere adoperati come base e mescolati aggiungendo delle terre o degli ossidi per ottenere la colorazione desiderata.
Questi tipi di stucco sono molto veloci e facili da adoperare ma non possiedono una buona tenuta, che si può ottenere, invece, con dei composti preparati artigianalmente.
Per ottenere uno stucco più forte dovremo adoperare, come composto base, il gesso di Bologna di colore bianco chiamato comunemente da doratore, da mescolare con della colla forte, oppure con colla di coniglio o vinilica, tingendo il tutto con le terre per avere il colore voluto.
Da tenere in considerazione e da valutare, quando ci accingiamo a preparare il composto, che lo stucco schiarisce asciugandosi.

I consigli di MastroSanti.
Il colore dello stucco è bene che sia di colore abbastanza scuro; io uso regolarmente la tinta bruno noce;, infatti questo colore mi confonde molto bene le piccole imperfezioni anche su altri tipi di legno differenti dal noce. Certamente sarà opportuno fare un colore uguale al legno di fondo quando si presentano “grosse” imperfezioni.